Armonie del gusto fonte: PADOVANDO MAGAZINE C.B.
Una quindicina di ‘eletti’ hanno sfidato Caronte ‘occhi di bragia’: nell’attraversare l’Averno, nessun aiuto, solo bottiglietta di acqua e zaino in spalla, ma dinanzi agli occhi che meraviglia, il Parco Regionale dei Colli Euganei, nella sezione specifica nell’anello che circonda Monte Moscalbò presso Teolo, un angolo naturale che nasconde, a mo’ di scrigno, la laboriosità dei 37 monaci dell’Abbazia di Praglia, nell’ideale contemplazione della Bellezza del Creato. Travagliato l’itinerario dei custodi di questo bene nazionale, ma, vista la destinazione d’arrivo, tra vigneti e lievi pendenze, non si può che augurare loro un’ ‘ora et labora’ ricco di soddisfazioni spirituali. La guida, molto competente, ha condotto il gruppetto lungo l’anello che si snodava tra le piante, fermandosi di tanto in tanto a illustrare le proprietà di questa o quella varietà collinare. Rocce vulcaniche e fossili, le curiosità emerse nel corso della conversazioni erano molteplici, le persone, interessate, continuavano a fare domande: sotto l’occhio benevolo del Presidente del Parco Colli, la salita s’è fatta maggiore, qualcuno avanzava a passo lento, ma verso la conclusione della passeggiata la piccola sosta presso la Chiesa di Tramonte ha ripagato di ogni fatica, con una visione molto suggestiva sul Monte Venda.
L’azienda agricola Boscalbò, punto di partenza e di arrivo della mini gita, sede dell’appuntamento ‘Armonie del Gusto’, s’è spalancata agli occhi dei ‘viaggiatori’ stanchi come un miraggio: nella terrazza, a ridosso del Monte, il duo Bevilacqua – Veronese ha allietato i presenti con un concerto di musica veneziana per flauto, fisarmonica e pianoforte. La formula passeggiata + concerto + degustazione si è rivelata particolarmente efficace per esplorare con garbo i Colli Euganei: il prossimo appuntamento, come anticipato dal Presidente, sarà sabato 7 settembre presso l’Azienda Agricola La Roccola di Cinto Euganeo, con un concerto denominato ‘Tra ‘700 e ‘800 la musica al tempo dei briganti’, con i maestri Bevilacqua – Padoan. L’accoglienza di Nicola Sgarabottolo presso l’azienda agricola sorta quarant’anni fa nel mezzo del verde dei Colli, con oasi di ristoro per anziani e bambini, è stata meravigliosa e la degustazione, comprensiva di affettati e stuzzichini, con dell’ottimo Serpino e del buon vino rosso, di produzione locale, ha coinvolto i presenti in assaggi che hanno pienamente soddisfatto il palato. L’atmosfera intima, un po’ rustica, faceva sentire a casa: nelle orecchie la musica, eseguita poco prima, istigava al ballo, al Carnevale di Venezia.
Resterà nel cuore l’esecuzione del concerto di Vivaldi trascritto per clavicembalo da J.S. Bach, comprensivo della complessità dell’esecuzione di un’orchestra: il Maestro Veronese che, insieme al compagno Bevilacqua aveva rappresentato l’Italia alla Festa Europea della musica a Norimberga, l’ha eseguita con maestria, suonando per quasi 8 minuti. «Quando siamo venuti a vedere il posto – racconta il flautista Bevilacqua – abbiamo preso in considerazione l’idea che qui ci fossero ‘suoni della natura’ e per questo abbiamo scelto il brano ‘Tamburini’ che riproduce con efficacia il suono degli uccelli, sembra quasi di sentire il cardellino»
Al canto degli uccelli, il «suono più bello che esista in natura», sono seguite la notissima Sonata dal ‘Pastor fido’, attribuita a Vivaldi, ma in realtà di un altro compositore, il Concerto di Vivaldi e la Sonata, ormai adattamento cinematografico, di B. Marcello. La fisarmonica, interprete di due musiche, la ‘Pastorale’ di Zipoli e il Tema Veneziano di Paganini, ha levato il proprio suono nell’oasi naturale, con grande soddisfazione dei presenti. Un momento reso magico grazie alla bravura dei due musicisti.